Sandro, ha da poco aperto il suo negozio all’ interno di un centro commerciale, e svolge, con la stessa partita iva, due attività: rivendita di videogame e noleggio dvd.
Rientra tra i contribuenti elencati nell’art .22 del D.P.R. n. 633/1973 interessati all’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri (sancito dal D.L. 119/2018).
Deve ottemperare a quest’incombenza, già dal 1° luglio 2019, in quanto,
fortunatamente e con grande sua sorpresa, nell’anno d’imposta 2018 ha superato i 400.000 euro di volume d’affari.
Diversamente, se fosse stato sotto questa soglia, l’obbligo per lui, sarebbe scaturito a partire dal 1 gennaio 2020.
Sandro deve dotarsi di un registratore telematico che soddisfi le esigenze di memorizzazione e trasmissione telematica del dato, ma ci chiede se è sufficiente una sola macchina o deve dotarsi di piu’ apparecchi.
L’art 36 del Decreto Iva, al comma 1, fissa un principio generale, seppur con successive previsioni di deroga, secondo il quale i soggetti che esercitano più attività, applicano l’imposta unitariamente e cumulativamente per tutte le attività, con riferimento al volume di affari complessivo.
In base a quanto appena affermato, nel suo caso specifico sarà sufficiente un unico registratore telematico.
L’Amministrazione finanziaria per venire incontro ai contribuenti, ha previsto il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto o l’adattamento di un registratore telematico con un tetto massimo di 250 euro in caso di acquisto e 50 euro in caso di adattamento.
Non ci resta che augurare a Sandro buon lavoro.